Nel Dicembre 2022 è entrato in vigore il decreto del 23 giugno 2022 del CAM – Criteri Ambientali Minimi – che sancisce l’obbligo di dotare tutti i locali pubblici dove è previsto l’occupazione da parte di persone, di sistemi Ventilazione Meccanica Controllata (VMC).
Il sistema di Ventilazione Meccanica Controllata è un prodotto innovativo e ancora poco conosciuto; merita quindi un approfondimento in quanto intercetta l’obiettivo della nuova legge di garantire l’adeguata qualità dell’aria interna in tutti i locali tramite un “processo di ricambio d’aria”.
Sono tre le componenti fondamentali di un sistema VMC :
L’idea sui cui si regge il sistema VMC è quella del ricambio d’aria. Per realizzare questo processo sono necessari condotti di aspirazione per aspirare l’aria dagli ambienti, condotti di immissione per immettere aria all’interno degli ambienti e sistemi di espulsione verso l’esterno dell’abitazione.
L’obiettivo di un sistema VMC è di cambiare l’aria evitando di disperdere il calore, come avviene ad esempio in inverno quando apriamo le finestre per favorire il ricircolo dell’aria. Il recuperatore termico, che può essere di varie forme e tipologie, svolge la funzione preziosa di trattenere all’interno della stanza il calore che hai generato dopo molti sforzi economici e che, in assenza di esso, dovrai nuovamente riprodurre per riscaldare la nuova aria fredda appena entrata.
Durante il processo che permette di trattenere il calore all’interno dell’edificio, posso andare a filtrare l’aria per cercare di ridurre al minimo le sostanze volatili, polvere, acari e le dispersioni di calore verso l’esterno.
Dopo aver conosciuto le componenti fondamentali di un sistema a ventilazione meccanica controllata, riassumiamo ora il suo funzionamento che inizia all’interno della casa.
L’aria esausta, satura di umidità, anidride carbonica e sostanze nocive, viene aspirata dal sistema; entra nel recuperatore di calore, dove cede la sua energia termica (calore dal riscaldamento d’inverno e frescura dal condizionatore d’estate) all’aria nuova, prelevata dall’esterno e filtrata prima di arrivare allo scambiatore.
A questo punto l’aria nuova, riscaldata o raffrescata, è pronta per essere immessa negli ambienti indoor, mentre l’aria viziata viene espulsa all’esterno dove si disperde.
Per avere un quadro più completo e soddisfacente della situazione, vediamo adesso quelli che sono i vantaggi e gli svantaggi di un sistema a ventilazione meccanica controllata, affinché ciò possa esserti utile nella tua professione di tecnico o se stai pensando di fare un investimento di questo tipo per la tua abitazione.
Il primo vantaggio di un sistema VMC – e probabilmente il più importante – è che ti da l’opportunità di avere aria pulita, espellendo l’aria carica di anidride carbonica (C02) e tutto quegli agenti inquinanti come PM10, radon, polvere che possono danneggiare i nostri polmoni.
Il secondo vantaggio è legato al fatto che questo sistema, attraverso il recuperatore termico, ti permette di ridurre gli sprechi in maniera efficiente, facendoti recuperare oltre l’85% dell’aria in uscita.
Il terzo vantaggio è il comfort abitativo. Un sistema VMC ti permette di ridurre il livello di umidità, che è la principale minaccia per il comfort, e quindi di prevenire la formazione di muffe.
Il terzo vantaggio Lo svantaggio principale di un sistema VMC è il fatto di essere piuttosto invasivo: infatti, per avere un sistema VMC davvero efficiente, dobbiamo necessariamente inserire in ogni stanza dei condotti di aerazione dal diametro di 8/10 cm.
Il secondo svantaggio è relativo alla sua manutenzione che potrebbe risultare necessaria almeno una volta l’anno. Nello specifico, le attività di manutenzione riguardano soprattutto la sostituzione dei filtri che, come abbiamo visto sopra, contribuiscono a rendere l’aria salubre.
Il terzo e ultimo svantaggio è rappresentato dal costo: a secondo della tipologia di impianto che andremo a scegliere, si tratta comunque di un investimento di migliaia di euro, attualmente non detraibile neanche al 65%.
Sul mercato possiamo distinguere tre grandi categorie a cui appartengono questi impianti:
sistemi di VMC canalizzata collettiva o centralizzata: consiste in un’unica unità a servizio di diverse abitazione, come spesso accade per le installazioni condominiali. La VMC collettiva può essere a singolo o a doppio flusso con recupero di calore.
sistemi di VMC canalizzata individuale: una sola unità per ciascuna abitazione (appartamento o villetta indipendente). Anche in questo caso l’impianto può essere a doppio o a singolo flusso con recupero di calore.
sistemi di VMC puntuale o decentralizzata: questo particolare sistema prevede la presenza di una unità di ventilazione e conseguente ingresso aria per ciascun ambiente dell’abitazione. Per questo è detta puntuale. La qualità dell’aria in casa aumenta notevolmente senza però significativi aumenti di consumo elettrico in bolletta.
I sistemi di VMC puntuale o decentralizzata sono quelli che attualmente presentano il maggior numero di vantaggi come:
In conclusione, possiamo affermare che non esiste un sistema VMC migliore in assoluto. Infatti sono molti i fattori che influiscono sulla scelta della tipologia del sistema, come i costi fino, gli aspetti manutentivi o la zona climatica in cui ci si trova.
Di conseguenza, è fondamentale che un tecnico installatore conosca tutti i sistemi e, in base al singolo progetto, sappia valutare tutti i pro e i contro per arrivare alla soluzione più soddisfacente per gli abitanti dell’edificio.
Se sei un installatore professionista, avrai capito dalla lettura di quest’articolo quanto sia importante studiare e aggiornarsi sia dal punto di vista tecnico che da quello normativo, in modo da renderti un professionista più consapevole e con molte più possibilità di essere riconoscibile sul mercato.
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