Il mestiere dell’installatore è ricco di responsabilità di cui tenere conto.
Oggi vogliamo aiutarti a far luce su quella che riguarda la compilazione del libretto unico di climatizzazione invernale ed estiva, detto anche libretto unico di impianto.
Come ricorderai, in seguito ai trattati internazionali di Montreal (1987) e di Kyoto (1997) volti a ridurre la produzione e l’uso di quelle sostanze che minacciano lo strato di ozono – in particolare i gas CFC o clorofluorocarburi – lo Stato Italiano ha dovuto rivedere le normative e creare nuovi strumenti per il monitoraggio e la raccolta dati sul territorio.
Il risultato di tali manovre è stato a livello normativo il Decreto n. 74/2013 con cui la giurisdizione italiana ha sancito l’obbligo per i cittadini di essere in possesso di un libretto unico per caldaie e condizionatori, al fine di censire tutti gli impianti termici destinati alla climatizzazione annuale di case o uffici.
Questo libretto rappresenta una sorta di documento d’identità di un impianto in cui sono indicati:
Nonostante il libretto sia definito unico, è composto da più schede che vanno compilate in relazione al tipo di impianto.
Va compilato dunque un solo libretto di impianto per ogni sistema edificio/impianto in modo da stabilire un legame univoco tra edificio e codice di impianto che sarà attribuito dal catasto regionale degli impianti termici.
Per ogni impianto deve essere designato un responsabile: può essere il proprietario dell’abitazione o dell’immobile, o l’amministratore nel caso di un impianto condominiale. Il proprietario di casa e l’amministratore possono delegare la responsabilità a un’altra persona, come l’affittuario, o un referente specifico per impianti centralizzati molto complessi.
Al momento dell’installazione, il responsabile dell’impianto ha il compito di scaricare il modello di libretto (disponibile sul sito del Ministero dello Sviluppo economico). Da quel momento dovrà tenerlo sempre aggiornato e ricordare tre passaggi fondamentali:
Sarà poi compito dell’installatore o del manutentore, a seconda che si tratti di una nuova installazione o di un controllo programmato, farsi consegnare dal Catasto Termico Regionale un codice da applicare al libretto da consegnare al responsabile dell’impianto. Il responsabile dell’impianto dovrà conservarlo e mostrarlo in occasione di successivi controlli o manutenzioni.
La spesa per ottenere tale documento va dai 100 ai 200 euro, in base al tipo e alla quantità di componenti da verificare nell’immobile, mentre la multa per chi non è in regola con tali controlli va da 500 a 3000 euro, salvo diverse disposizioni della singola regione, ed è a carico del responsabile degli impianti.
Il tecnico, invece, che non effettua gli interventi di manutenzione e controllo in conformità all’attuale normativa, incorre in una multa che va da 1.000 alle 6.000 euro.
Il responsabile dell’impianto termico o per esso un terzo che ne assume la responsabilità, ai sensi dell’art. 7 del D.lgs. 192/05 e s.m.i. e dell’art. 7 del D.P.R. 74/2013, provvede affinché siano eseguite le operazioni di controllo e di manutenzione secondo le prescrizioni della normativa vigente.
Gli interventi di controllo e manutenzione devono essere eseguiti a regola d’arte, da operatori abilitati a dette operazioni, nel rispetto della normativa vigente.
L’operatore, al termine delle medesime operazioni, con la cadenza prevista dall’allegato del D.P.R. 74/2013, ha inoltre l’obbligo di effettuare un controllo di efficienza energetica i cui esiti vanno riportati sulle schede 11 e 12 del libretto di impianto e sul pertinente rapporto di controllo di efficienza energetica allegato al D.M. 10 febbraio 2014 da rilasciare al responsabile dell’impianto che ne sottoscrive copia per ricevuta e presa visione.
Sui modelli di rapporto di controllo di efficienza energetica devono essere annotate, nel campo osservazioni, le manutenzioni effettuate, e nei campi raccomandazioni e prescrizioni quelle da effettuare per consentire l’utilizzo sicuro dell’impianto. Sullo stesso modello il manutentore riporterà la data prevista per il successivo intervento.
Se sei un installatore professionista, avrai capito dalla lettura di quest’articolo quanto sia importante studiare e aggiornarsi sia dal punto di vista tecnico che da quello normativo, in modo da renderti un professionista più consapevole e con molte più possibilità di essere riconoscibile sul mercato.
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